Il territorio

Il Medioevo, gli Aragonesi, il Castello di Quirra

Con la caduta di Roma nel quinto secolo, Villaputzu e l’intera Sardegna caddero sotto la sfera di influenza bizantina per rimanervi alcune centinaia di anni. Provato dalle sistematiche incursioni di pirati sulle aree litoranee, il territorio fu soggetto a un progressivo spopolamento e a un peggioramento socio-economico, da cui seppe riscattarsi grazie al progressivo disimpegno di Bisanzio e al sorgere di un nuovo soggetto, il Giudicato di Cagliari.

 

Per Villaputzu, iscritta nei registri sotto il nome di Villa Pupus, l’epoca del Giudicato fu complessivamente prospera e pacifica, ma purtroppo era destinata a non durare: la Sardegna fu contesa da Pisa e Genova e nel 1297 Papa Bonifacio VIII costituì il Regnum Sardinie et Corsiche, affidandolo al sovrano della Corona d’Aragona. Le successive scaramucce coinvolsero anche Villaputzu, ora nota come Villa Pubussi de Sarrabus.

 

Dopo anni di confuse lotte fra gli Aragonesi e ciò che rimaneva dei Giudicati, la vittoria arrise definitivamente agli iberici; tra i cambiamenti del nuovo assetto socio-economico e politico, ci fu la separazione del territorio di Villaputzu nei borghi di Tarruti e di Villa Pupusi. Numerose sono le testimonianze del Medioevo oggi conservate: la chiesa di Santa Caterina, quella di San Giorgio, cancellata a causa di un recente cedimento strutturale, il tempo romanico di San Nicola di Quirra e il Castello di Quirra, i cui resti sono ancora visibili sulla cima dell’omonimo monte.

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