Il territorio

Villaputzu dall'età fenicia alla dominazione di Roma

Villaputzu, detta all'epoca Sarrapos, fu conquistata da fenici, cartaginesi e romani che la dotarono di terme e templi.

Nel periodo successivo all’età nuragica, Villaputzue il resto della Sardegna vennero in contatto con i Fenici che, fra il XIII e l’ XI secolo a.C., si erano spinti in tutte le coste del Mediterraneo alla ricerca di materie prime come oro, argento e rame. La fondazione dell’antico porto fluviale commerciale di Sarrapos, detto in seguito Sarrabus, risale all’VIII secolo; ben presto venne spostato nell’entroterra, dove si trova l’odierna Villaputzu, per sfuggire alle frequenti incursioni barbariche.

A causa di un espansionismo fenicio che definire aggressivo non è azzardato, ci furono delle schermaglie con ciò che restava della civiltà nuragica e a beneficiare del conflitto furono i cartaginesi, i quali riuscirono a sottomettere l’intera Sardegna intorno al 525 a.C. Tale situazione ebbe termine nel 238 a.C. quando a quella cartaginese si sostituì una nuova dominazione, quella di Roma.

Il controllo romano, che si sarebbe protratto fino al VI secolo d.C, fu ostacolato nei primi tempi da una feroce resistenza dei popoli sardo-punici che ebbe fine con l’età imperiale quando vennero eretti fori, terme e altri monumenti. In epoca tardo imperiale, si sa per certo che esistevano numerosi insediamenti in località limitrofe come Gibas, S’Acciou, S’Oru e Murtas. Uno dei reperti più degni di nota è la sepoltura ipogeica paleocristiana detta "Su Presoni”, in quanto successivamente venne adoperata come carcere.

Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.