Le tradizioni

IS ANIMEDDAS, LA NOTTE DELLE PICCOLE ANIME

Chi pensava che Halloween fosse una festa di origine anglosassone potrebbe rimanere deluso. Pare infatti che in Sardegna, tra la notte del 31 ottobre e del 1 novembre, lo spirito dei defunti si svegli alla ricerca di… cibo!

Secondo la tradizione, spetta ai bambini il compito di bussare di casa in casa e chiedere qualche dono specificatamente culinario da offrire a Is Animeddas, cioè le piccole anime.

Ma di cosa sono golosi gli spiritelli? Ovviamente di dolci!

E allora, nella sera del 31 ottobre è bene armarsi di biscotti al miele, castagne, uva passa, mandorle e dolci tipici della tradizione come pabassinas (un impasto di pasta frolla e uva passa) eossus de mortu (a base di mandorle). Negli ultimi anni, in realtà, pare non vengano disdegnate dai più piccoli neanche merendine e caramelle confezionate!

Se negli Stati Uniti i bambini vanno alla ricerca del bottino al grido di "Trick or Treat?”, anche in Sardegna vengono usate delle parole magiche che possono variare in base al territorio: seus benius po is animeddas, seu su mortu mortu, mi das fait po praxeri is animeddas…

 

La zucca

La simbologia della zucca ha un’origine molto antica nell’isola. Pare che, in occasione di tale ricorrenza, venisse intagliata per assumere le sembianze dei defunti e segnare così il loro passaggio dal Purgatorio al mondo dei vivi.

Oggi, si lasciano esposte davanti alle case per spaventare e divertire i bambini durante la loro "faticosa” missione.

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