Antonio Scano, poeta, giornalista e politico
il politico, avvocato e giornalista Antonio Scano, fondò le testate "La Gioventù Sarda", "Avvenire della Domenica di Sardegna", la "Vita sarda", fu deputato per l'Ogliastra e scrisse "Il libro della vita" e "Viaggio in Sardegna", opere grazie a cui è ancora oggi ricordato
Una tra le più illustri personalità legate a Villaputzu è stato il poeta,
giornalista, avvocato e politico Antonio
Scano, che ricoprì anche il ruolo di parlamentare per la Sardegna. Nato a
Neoneli nel 1859, si laureò in Legge nel 1880 e seppe distinguersi come
giornalista collaborando con il prestigioso quotidiano "L’Unione Sarda” e fondando
lui stesso diverse testate: il settimanale "La Gioventù Sarda”, ”Avvenire della Domenica di Sardegna”, le
"Serate letterarie”, la "Vita sarda”.
Alla carriera da giornalista fece specchio quella politica
con l’esperienza da deputato dell’Ogliastra dal 1904 al 1919, anni nei quali si trovò a fare i conti con l’arretratezza
infrastrutturale e socio-economica delle aree da lui rappresentate. Per tale
motivo fu risucchiato in numerose polemiche con gli amministratori locali tra
cui il sindaco di Villaputzu, con cui ebbe una fitta corrispondenza nel periodo
1906-1907. Scano, per quanto gli fu possibile, cercò di ottenere sempre il
massimo per i territori cui era legato.
Altrettanto riuscita fu la carriera letteraria, la raccolta di poesie "Il libro della vita” pubblicata nel 1905 e l’opera "Viaggio in Sardegna” nei primi anni Trenta, nella quale ripercorse la vita letteraria e giornalistica di Cagliari nei primi decenni del Novecento, riscuotendo le lodi dei critici. Ormai anziano, durante la Seconda guerra mondiale fu costretto a sfollare a Dolianova per evitare i bombardamenti, rientrando in città dove morì il 1 febbraio 1945.