Il territorio

Il rigoglioso fiume Flumendosa bagna anche Villaputzu

il Flumendosa è il secondo fiume più lungo della Sardegna, con i suoi 127 chilometri, e si caratterizza per un percorso tortuoso ricco di falesie e valli profonde. Dopo aver attraversato la Barbagia di Seulo trova la sua foce nel mar Tirreno, tra Villaputzu e Muravera

Se si pensa alla Sardegna, probabilmente verranno in mente spiagge bianche, mare cristallino e campagne silenziose, ma difficilmente si penserà a fiumi rigonfi. Invece il Flumendosa, che bagna anche Villaputzu, è un corso d’acqua di tutto rispetto, il secondo della regione per lunghezza dopo il Tirso ma il primo per portata media annua alla foce, con i suoi 22 metri cubi al secondo. Lungo 127 chilometri, ha un bacino di 1780 chilometri quadrati.

Conosciuto dagli antichi Romani con il nome di Saeprus, il Flumendosa ha la propria sorgente a Punta Perdida de Aria, alle pendici del Gennargentu, e trova un primo sbarramento nella diga che ha formato il Lago alto del Flumendosa: vi sono altri due invasi artificiali, quello al termine delle gole di Orroli e quello sul Flumineddu.

Dopo aver attraversato tutta la Barbagia di Seulo, il fiume procede su un tracciato estremamente tortuoso per via della forte erosione che nel corso dei millenni ha dato luogo a numerose falesie, valli profonde e ombrose, i cosiddetti tacchi, pittoreschi laghetti turbolenti e piccole spiagge che ogni estate attraggono turisti amanti della natura selvaggia. Altrettanto notevole è la flora, costituita principalmente da foreste di lecci, tamerici e felci che si arrampicano sulle pareti di roccia, rendendo il paesaggio simile a quello dei canyon del Colorado. Dopo aver costeggiato vari centri tra cui Villasalto e San Vito, il Flumendosa sfocia infine nel mar Tirreno, tra Muravera e Villaputzu, nella Sardegna meridionale.

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