Il territorio

Il Castello di Quirra

La costruzione del castello di Quirra, nel comune di Villaputzu, risale alla metà del XIII secolo, quando venne fatto erigere dai giudici di Cagliari. Data la sua posizione strategica, sulle pendici del Monte Cudias, ideale per il controllo della costa, nel corso dei secoli il castello è stato teatro di scontri e oggetto di assedi tra i vari contendenti che se ne volevano assicurare il possesso: alla fine del 1200 fu conquistato da Nino di Gallura poi dai Pisani che lo governarono fino al 1324, dopodiché fu assediato e infine conquistato dagli aragonesi guidati da Alessandro Francisco Carroz. Nel 1547 il castello entro a far parte del territorio di Quitrra e rimase in possesso dei feudatari aragonesi sino alla nascita del Regno d'Italia.
Oggi, sulla cima del colle alto circa 300 metri, del castello di Quirra rimangono solo dei ruderi, unica testimonianza delle vestigia del passato.

Le leggende

Come ogni castello che si rispetti, anche quello di Quirra ha le sue leggende sanguinose. Quella più nota riguarda don Berengario Carroz, conte di Quirra, che, innamoratosi di un'altra donna, la contessa Donna Eleonora Manriquez, cugina della regina d'Aragona, fece uccidere la moglie dopo averla accusata di tradimento. Secondo quanto tramandato, l'omicidio sarebbe avvenuto tra le mura del castello stesso.
Un'altra leggenda, invece, ha per protagonista Violante Carroz, detta "la sanguinaria", una figura rimasta famosa nell'immaginario storico collettivo degli abitanti di Villaputzu per la sua indole crudele. Viene ricordata, oltre che per essere morta cadendo dal dirupo più alto del castello, anche per aver fatto impiccare ed esporre ad una finestra il proprio cappellano, che si opponeva allo scioglimento del matrimonio della donna con il marito dopo che questa si era innamorata di un altro.

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