Le tradizioni

Efisio Melis, il virtuoso delle launeddas

Efisio Melis, eccellente suonatore di launeddas, fu l'autore delle prime incisioni su disco e collaborò con Weis Bertzon.

Le launeddas sono uno degli strumenti musicali sardi più radicati nella tradizione e hanno avuto in Efisio Melis, originario di Villaputzu, un interprete illustre e geniale. Nato nel 1890, si dimostrò fin da bambino eccezionalmente portato per questo strumento tanto che a dodici anni era in grado di suonare nelle feste paesane e nei matrimoni e, sotto l’ala sapiente del maestro Giuanniccu Cabras, si aggiudicò il primo premio in una gara di suonatori quando aveva alle spalle solo sedici primavere.

 

A Efisio Melis si devono le prime incisioni su disco di melodie di launeddas: realizzate a Milano nel gennaio del 1930 su dei 78 giri per conto dell’etichetta Grammofono, contengono brani sia da solista che in collaborazione con il cantante Gavino De Lunas e il chitarrista Nicolino Cabitza. All’inizio degli anni Sessanta, Melis tornò in sala di registrazione per immortalare delle suonate a "concordia", con la presenza di due strumenti della medesima tonalità ma di taglio differente.

 

La sua carriera folgorante giunse fino alle orecchie di Andreas Fridolin Weis Bentzon, studioso danese recatosi in Sardegna per dedicarsi a una monografia sulle launeddas, che ebbe modo di lodare Efisio Melis per la tecnica e la velocità di esecuzione e di sostenere che l’artista di Villaputzu si fosse spinto ai confini delle possibilità dello strumento. Il musicista Luigi Lai ne ha offerto un commosso ritratto, equiparando Melis a un compositore del livello di Bach o Mozart, rimpiangendone tanto il fraseggio con lo "staccato” quanto il carattere estroverso.

Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.