Parco Geominerario sardo: la storia incontra la natura

Istituito ufficialmente nel 2011, il Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna rappresenta un’area protetta in grado di testimoniare la lunga storia mineraria della regione. Il Parco costituisce un esempio unico per la sua ricchezza non solo ambientale, biologica e naturale ma anche archeologica e storica. A riconoscere l’importanza della cultura mineraria, già dalla fine degli anni Novanta, è stata l’Unesco con la Carta di Cagliari che, a seguito dell'istituzione di una rete mondiale di Geositi-Geoparchi da parte delle Nazioni Unite, ribadisce la tutela e la valorizzazione del patrimonio tecnico-scientifico, storico e culturale delle aree in cui l'uomo ha sfruttato le risorse minerarie. L'area del parco che interessa il comune di Villaputzu è quella del Serrabus-Gerrei che, rispetto all'area del Sulcis-Inglesiente, rappresenta il 15% di tutta la superficie totale.

I visitatori del parco possono alternare escursioni alla scoperta della fauna e della flora, visite alle antiche strutture minerarie e percorsi culturali all’interno dei vari musei. Il Parco ospita al suo interno un Museo geominerario storico e ambientale, attraverso il quale è possibile ricostruire una storia mineraria di oltre 8000 anni, durante la quale si sono avvicendati popoli e culture molto diversi tra loro. Oltre ai percorsi didattici e guidati, l'immensa area racchiude i luoghi dove avveniva un tempo l’estrazione dei minerali: pozzi, gallerie, impianti industriali, ferrovie e molti altri luoghi di interesse. Questo museo a cielo aperto è circondato da una natura ricca e affascinante: falesie che scendono a piccolo sul mare, spiagge dalla sabbia color oro lambite da un mare azzurro intenso ma cristallino, affascinanti cavità carsiche e foreste rigogliose e verdeggianti.