Le tradizioni

I malloreddus alla Campidanese con le bacche di mirto

i malloreddus alla campidanese sono degli gnocchetti tipici di Villaputzu ottimi con sugo di salsiccia e pecorino stagionato.

La Sardegna è ricca di piatti tipici e di tradizioni gastronomiche: quasi ogni paese ha la propria versione della prelibatezza regionale da gustare con piacere e una delle specialità più rinomate di Villaputzu sono i malloreddus, una varietà di pasta a forma di conchiglia composta di farina di semola e acqua, ottima con il sugo di salsiccia e polpa di pomodoro con contorno di pecorino grattugiato stagionato e di buon prezzemolo. Se vi state domandando se esista o meno un ingrediente segreto in grado di conferire alla portata il valore aggiunto, la risposta è sì: stiamo parlando delle fogli o bacche di mirto, sebbene in alternativa possa andare bene anche il ginepro.

Per preparare i malloreddus alla Campidaneseavrete bisogno di 400 grammi di malloreddus e altrettanti di polpa di pomodoro, peperoncino, foglie o bacche di mirto, del sale, mezzo chilo di salsiccia fresca, una cipolla, pecorino stagionato e infine del vino bianco. Si inizia soffriggendo in un tegame la cipolla tritata e aggiungendo un cucchiaio di olio di oliva; quindi si procede a unire una salsiccia con la cipolla, dopo averla spellata e spezzettata con le dita; dopodiché si aggiunge un po’ di vino bianco lasciandolo evaporare e si aggiungono le bacche o foglie di mirto, dopo averle salate a dovere. I malloreddus vanno cotti in acqua mentre si procede ad unire il sugo di pomodoro alla salsiccia, lasciandolo cuocere a fiamma bassa. Infine si scolano i malloreddus e li si mescolano con il sugo, mantecando anche il pecorino.

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